Hai la condensa sui vetri? Sai da cosa dipende?

Se hai deciso di sostituire i tuoi vecchi infissi o di ristrutturare casa, potresti imbatterti nel problema della condensa sui vetri delle finestre. 

Ma da cosa dipende e come si risolve? 

Perché si forma la condensa sui vetri delle finestre? Probabilmente, questa è una delle domande più gettonate nel mondo delle finestre. Perché spesso si pensa che i problemi di condensa sulle finestre derivino da una scarsa qualità del serramento. Ma semplificare così tanto la questione, in realtà, non è corretto. La condensa sui vetri delle finestre è un fenomeno che merita un po’ più di attenzione, sia da parte dei tecnici che da parte di chi acquista dei serramenti nuovi da installare.

La condensa sui vetri delle finestre: storia di una convinzione errata 

C’è una convinzione errata che risale almeno a 30 anni fa in merito ai problemi di condensa sulle finestre. Si tende ancora a credere che la formazione della condensa dipenda da una scarsa qualità del serramento.

Questo accade perché in passato i serramenti erano essenzialmente in due tipi di materiale: in alluminio a taglio freddo (e quindi non a taglio termico, come oggi) oppure in legno. Nella maggior parte dei casi, il serramento era composto da un vetro singolo; solo nei casi più fortunati il serramento era composto da un doppio vetro. In entrambi i casi, però, non c’era ombra di trattamento basso emissivo, gas argon all’interno e canalino termoisolante.

In questi casi, era facile che il serramento facesse condensa, dal momento che il serramento stesso non avesse alcun potere isolante. I serramenti di ultima generazione, invece, sono costruiti per essere innanzitutto isolanti.

Per questo motivo, avremmo condensa solo nel caso in cui in un ambiente che si presume debba essere riscaldato – come ad esempio una casa –  venisse installato un serramento: a taglio freddo (un tipo di installazione che in realtà non è più permessa per legge); con un vetro singolo; senza trattamento basso emissivo; senza gas argon; senza canalino termoisolante.

Solo in questo caso, la condensa sui vetri delle finestre dipenderebbe alla scarsa qualità del serramento stesso e dal suo scarso potere isolante.

Ma oggi le cose sono molto diverse.

Finestre a taglio termico e condensa

I serramenti di oggi realizzati in alluminio a taglio termico, in pvc, in legno, in legno e alluminio hanno caratteristiche molto particolari. Innanzitutto, sono a taglio termico ed equipaggiati con un  doppio vetro camera basso emissivo, con gas argon e canalino distanziatore termoisolante.

Quindi, se nonostante il livello tecnico dei serramenti notiamo condensa, vuol dire che il problema non è imputabile al serramento in sé. Probabilmente, dobbiamo indagare le condizioni ambientali in cui il serramento è installato.

Ora, può darsi che i problemi di condensa su finestre in alluminio o in altri materiali di ultima generazione siano causati da un clima estremamente freddo. È possibile che il freddo si abbatta su superfici vetrate esposte magari a nord in alcuni periodi particolari dell’anno. Ma è facile capire che siamo davanti a un caso limite, facilmente risolvibile con l’installazione di un triplo vetro che assicuri maggiore isolamento termico.

Nella maggioranza dei casi, invece, la presenza di condensa sui vetri delle finestre di ultima generazione non significa che il serramento non funziona. Anzi.

Condensa sui vetri delle finestre e caratteristiche ambientali

Finestre a taglio termico e condensa, oggi, hanno un rapporto particolare. Al contrario di quanto succedeva in passato, infatti, la presenza di condensa può indicare che il vetro non si lascia attraversare dal vapore. Un chiaro segnale che il vetro sta svolgendo bene il suo compito termoisolante.

A questo punto, sono le condizioni ambientali a dover essere verificate. Occorre, quindi, verificare il tasso di umidità presente all’interno della propria abitazione o del proprio ambiente. Il fenomeno della condensa, infatti, si verifica per lo più nella case nuove, appena ristrutturate o in case in cui i serramenti siano stati appena sostituiti e non siano cambiate le abitudini degli abitanti.

Se, infatti, in una casa nuova o appena ristrutturata pareti, soffitti e pavimenti non si sono ancora asciugati, l’acqua contenuta nei materiali di costruzione non è ancora evaporata e non è fuoriuscita dall’ambiente.

All’accensione dei termosifoni, la condensa potrebbe fare la sua comparsa sui serramenti nuovi.

Cosa fare, allora, per capire, prevenire e monitorare i problemi di condensa sulle finestre?

Condensa sulle finestre: rimedi e osservazioni da fare

La prima cosa da fare, si diceva, è valutare il tasso di umidità interna a un ambiente. Come farlo? Basta munirsi di igrometro, o ancora meglio di un termoigrometro che fornisce indicazioni anche sulla temperatura interna.

Cosa fare, invece, quando notiamo condensa su serramenti appena sostituiti, senza aver effettuato ulteriori lavori in casa e senza aver cambiato le nostre abitudini?

Anche la presenza o meno di piante da interno può essere un indice da valutare. O ancora la presenza sui vecchi serramenti di ricambi d’aria dati da spifferi non controllati, che con le nuove finestre sono stati annullati.  In questa circostanza, è facile notare la formazione di condensa.

Oppure la presenza all’interno di uno stendibiancheria con panni bagnati che provoca il ristagno dell’umidità e forma condensa sui materiali dei serramenti che non si lasciano attraversare dal vapore, come il vetro. In più, la temperatura della superficie di una finestra è più bassa rispetto alla temperatura di una parete, soprattutto in corrispondenza del perimetro del vetro. Ed ecco che il formarsi della condensa diventa un fenomeno praticamente ovvio.

Condensa e scelta dei materiali

Spesso e volentieri sento dire che sui serramenti in pvc piuttosto che su quelli in alluminio a taglio termico si forma condensa, mentre sui serramenti in legno questo non accade.

In realtà il principio di formazione della condensa sui vetri delle finestre è sempre lo stesso. L’unica differenza sta nel fatto che mentre l’alluminio e il pvc non si lasciano attraversare dal vapore, il legno tende ad assorbire l’umidità presente nell’ambiente, per poi rilasciarla nel tempo.

Quindi, a meno di avere condizioni particolarmente complicate, difficilmente vedremo condensa sul telaio o sul battente del serramento. Comparirà invece sugli altri materiali che non si lasciano attraversare dal vapore.

Rimedi e consulenza su misura

A questo punto, ne sai abbastanza per prendere delle decisioni ponderate. Dopo esserti dotato di un termoigrometro per misurare l’umidità del tuo ambiente e monitorare che non superi mai il 50 – 55% , ecco cosa puoi fare per tenere sotto controllo la situazione.

Per abbassare il livello di umidità, puoi arieggiare correttamente gli ambienti. Se questa accortezza semplice e immediata non fosse sufficiente, avrai bisogno di un’analisi più approfondita.

Bisogna capire se si tratta di un problema che si ripresenta a intervalli regolari nel tempo, perché in tal caso bisognerà ricorrere ad altre soluzioni acquistando magari macchine per il ricambio d’aria.

È la soluzione perfetta per chi non riesce ad arieggiare regolarmente gli ambienti.

In sostanza, il problema della condensa sui vetri delle finestre, oggi, è da imputare quasi sicuramente alle condizioni ambientali, più che alla qualità dei serramenti stessi.

Per risolvere i tuoi problemi di condensa, inviami una mail a info@tedeschiserramenti.it

Faremo un sopralluogo per farti una valutazione sul tuo problema e trovare un rimedio, rigorosamente su misura.

Walter Tedeschi

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