Seminario vescovile di Verona

Ci capita spesso quando scendiamo in centro a Verona di fermarci a guardare questo splendido restauro conservativo che abbiamo terminato e si trova dietro Oiazza Isolo. Il lavoro è stato talmente imponente che è stato costituito un consorzio di quattro fra le imprese di costruzioni piu' importanti di Verona. I lavori sono andati avanti per quattro anni ed abbiamo installato quasi cinquecento finestre, persiane e vetrate esterne. Il Seminario vescovile ospita al suo interno varie realtà: il seminario Maggiore, lo studiuo teologico "San Zeno" l'istituto superiore di scienze religiose "San Pietro Martire", la biblioteca del seminario e molte associazioni di interesse culturale, sociale, religioso ed artistico. Nel mentre l'edificio veniva riportato al suo primo aspetto, pur conservando tutte le sue diversità, mostrava una disponibilità molto ampia ad accogliere nuove funzioni e moderne tecnologie. I muri interni rivelarono il loro antico volto, il ritrovamento dei primi pavimenti, coperti magari da anche due strati di successive pavimentazioni, restituirono quasi da subito una luminosità mai notata prima. La luce di Ludovico Perini quando progetta le grandi finestre dell'ala Barbarigo, la luce di Ottone Calderari quando realizza la splendida loggia sopra l'atrio d'ingresso, segni di monumentalità ma anche di apertura verso l'esterno, l'affresco astronomico di Marco Marcola, uno sguardo del tutto particolare alle costellazioni ed alla volta celeste. Questo è il filo conduttore usato con gli architetti. Tante finestre, tanta luce. Riportare la luce dentro questi spazi, l'affiorare dei materiali iniziali, ha dato loro quella iniezione di vita, quel calore conosciuto e familiare che è la base per la crescita e l'equilibrio dell'uomo.